Si è spento l'on.Zamberletti, fu nostro ospite in occasione delle iniziative per i 15 e 25 anni della nostra associazione. Ci salutò con “Voi siete il mio sogno diventato realtà”. |
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Sabato 26 gennaio 2019 Si è spento l'on.Zamberletti, fu nostro ospite in occasione delle iniziative per i 15 e 25 anni della nostra associazione. Ci salutò con “Voi siete il mio sogno diventato realtà”.
Eravamo molto legati a lui in quanto lo abbiamo incontrato tante volte negli incontri pubblici, in giro per l’Italia, dove portava avanti con entusiasmo il “verbo” della Protezione Civile. Inoltre era stato nostro ospite in occasione degli eventi per i nostri 15 anni di attività, dove ci salutò con “Voi siete il mio sogno diventato realtà” e a maggio per il 25mo del nostro sodalizio (in coda gli articoli dei due incontri). Da tempo malato, era ricoverato in ospedale a Varese, dove si è spento nelle scorse ore. Parlamentare tra le fila della Democrazia Cristiana, nel 1972 ha ricoperto l'incarico di Sottosegretario all'Interno nei governi presieduti da Aldo Moro e da Giulio Andreotti, con la delega per la Pubblica sicurezza, l'Antincendio e la Protezione civile appunto.
Con noi nel 2008 In occasione del terremoto del 1976 in Friuli, Zamberletti fu nominato Commissario Straordinario per assicurare il coordinamento dei soccorsi. Nel 1980, a seguito del terremoto abbattutosi sulla Campania e la Basilicata, la sua esperienza di Commissario Straordinario si ripetè, mentre nel 1981 fu incaricato dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, di predisporre, quale alto commissario, gli strumenti organizzativi della nuova protezione civile, e nel 1982, nominato Ministro per il coordinamento della protezione civile, diventa Capo del Dipartimento appena creato. Erano il suo ''sogno diventato realtà'', come lui stesso ammise in un incontro di tanti anni fa, ed è un po' come se fosse il loro papà. Non poteva perciò mancare l'onorevole Giuseppe Zamberletti, ideatore della moderna struttura dove operano le ''tute gialle'', almeno ad una delle numerose iniziative che il Corpo Volontari Protezione Civile della Brianza ha organizzato quest'anno per festeggiare il 25° anniversario della sua fondazione.
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Casatenovo:
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Erano il suo ''sogno diventato realtà'', come lui stesso ammise in un incontro di tanti anni fa, ed è un po' come se fosse il loro papà. Non poteva perciò mancare l'onorevole Giuseppe Zamberletti, ideatore della moderna struttura dove operano le ''tute gialle'', almeno ad una delle numerose iniziative che il Corpo Volontari Protezione Civile della Brianza ha organizzato quest'anno per festeggiare il 25° anniversario della sua fondazione.
E così, trovandosi a Casatenovo per partecipare in serata ad un dibattito sul caso Aldo Moro, nel tardo pomeriggio di lunedì 14 maggio l'onorevole ha accettato di incontrare gli uomini e le donne che volontariamente ogni giorno contribuiscono a preservare, fin dove è possibile, l'incolumità dei loro concittadini, secondo gli schemi a cui lui stesso lavorò ormai più di trent'anni fa. Zamberletti è stato ospite della Protezione Civile cittadina, che opera anche nei comuni di Barzanò, Missaglia e Monticello.
L'intervento del sindaco di Casatenovo Filippo
Galbiati e, sotto, il sindaco di Missaglia Bruno Crippa
Ad accoglierlo autorità, cittadini, tra cui soprattutto membri
delle associazioni che hanno contribuito ai progetti del Corpo a
sostegno alle zone terremotate, e gran parte dei volontari
rigorosamente vestiti della tuta che li contraddistingue. Alla loro
presidentessa, Cristina Colombo, è spettato l'onore di pronunciare
di aprire la cerimonia con un saluto speciale.
La presidentessa Cristina Colombo premia l’onorevole Zamberletti e sotto il cav. Fasani
Quei quattro elementi imprescindibili per ogni associazione di Protezione Civile che si rispetti li ha rimarcati anche l'ospite, sottolineando ad un certo punto anche il ruolo cruciale che devono avere i sindaci in caso di emergenza sul territorio. A salutarlo e ringraziarlo sono stati Filippo Galbiati e Bruno Crippa, primi cittadini rispettivamente di Casatenovo e Missaglia. ''La sua azione ha portato frutti concreti anche nella nostra Brianza - ha commentato Galbiati - Abbiamo una grande quantità di volontari appassionati che quasi quotidianamente sono presenti sul nostro territorio, a garanzia e tutela di tutti i cittadini''.
Crippa, invece, che è peraltro consigliere provinciale con delega alla pianificazione territoriale (qualcosa che ha molto da vedere con il coordinamento della Protezione Civile), ha parlato del casatese e di tutta la provincia come di un ''territorio da non sottovalutare''. ''Quando arrivano le cosiddette bombe d'acqua andiamo in crisi - ha proseguito - Perciò dobbiamo fare molto affidamento alle nostre Protezioni Civili, perché il clima cambia sempre di più e il territorio diventa sempre più fragile''. Di rischio idrogeologico ne ha ftto cenno anche l'onorevole Zamberletti nel tempo che ha avuto a disposizione per parlare della sua ''creatura'', ma prima ha spiegato le ragioni che lo spinsero ad immaginare una Protezione Civile strutturata come la conosciamo oggi. ''La nostra Protezione Civile viene citata in tutto il mondo come esempio di innovazione in questo campo. In realtà noi partimmo per via di due drammatici episodi quali sono stati i terremoti del Friuli nel 1976 e dell'Irpinia nel 1980, che fecero rispettivamente 1000 e 3mila morti. Furono due sciagure che misero seriamente alla prova la capacità dello macchina di far fronte alle grandi emergenze''.
L'onorevole si trovò a gestire il coordinamento dei soccorsi quale commissario dello Stato e fu in quelle occasioni che ebbe modo di riorganizzare gli assetti della sua "creatura". ''Il terremoto del Friuli sottolineò una cosa: avevamo uno dei migliori corpi dei vigili del fuoco al mondo - ha proseguito - Certo è che era legato al sistema professionale. Eravamo gli unici in tutta Europa ad avere un Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Non c'erano volontari, ma erano tutti professionisti. Questo voleva dire che, per quanto organizzati, erano troppo pochi. Ci siamo quindi resi conto di che cosa l'Italia avesse perduto dal 1938, quando sparirono i pompieri volontari. Non riuscivamo più a mobilitare una grande quantità di persone. Quando mi venne affidato il compito di organizzare le attività dopo il terremoto dell'Irpinia pensai quindi di creare un grande sistema corale di Protezione Civile''. Ha poi precisato che si trattava, come si tratta tutt'oggi, non di un'amministrazione ma, appunto, ''di un sistema a cui concorrono diverse componenti, come una grande orchestra''.
Una volta terminato l'intervento, il segretario del Corpo Protezione Civile della Brianza, Marco Pellegrini, ha invitato alcuni tra i presenti a ritirare le medaglie celebrative realizzate per il 25°, spettate ai sindaci Galbiati e Crippa, al comandante dei carabinieri di Merate Roberto De Paoli, ovviamente all'onorevole Zamberletti e al cavalier Luigi Fasani, altra figura importantissima per la struttura moderna di Protezione Civile, presente all'incontro, ed una anche ai diversi rappresentanti delle associazioni cittadine che hanno contribuito insieme alle tute gialle casatesi a raccogliere la bellezza di 48mila euro per l'acquisto di alcuni mezzi di trasporto donati pochi mesi fa nei luoghi colpiti dal terremoto del Centro Italia. |